Come ho imparato a cucire e perché puoi farlo anche tu
Imparare a cucire è un sogno che tanti custodiamo nel cassetto ma quando si tratta di realizzarlo davvero ci assalgono improvvisamente centinaia di dubbi: e se non ne sono capace? Dove trovo il tempo? Dove trovo lo spazio in una casa così piccola? E se poi vengono fuori solo schifezze? E che tipo di investimento devo fare? E se poi non mi porta da nessuna parte e scopro che ho buttato via i soldi?
Queste sono solo alcune delle domande che ci affollano la mente quando pensiamo di ritagliarci dello spazio, nella nostra vita trafficata, per una nuova passione come il cucito. A volte non pensiamo neanche di meritarci quel tempo e quello spazio tutto nostro! Come lo so? Perché io, per prima, ci sono passata. Io, per prima, ho tenuto quel desiderio per decenni chiuso in quel cassetto, senza neanche dargli una chance. Ma poi tutto è cambiato. Dunque oggi eccomi qui a raccontarti come ho imparato a cucire e perché puoi farlo anche tu. In fondo al post trovi il nuovo video YouTube in cui te ne parlo, faccia a faccia.
Quello che (forse) non sai di me
Sono nata a Messina nel 1984. Laureata in ingegneria informatica a Catania nel 2010, mi sono trasferita a Genova l’anno successivo per fare il mio dottorato in intelligenza artificiale. È lì che ho vissuto per 6 anni, a parte una breve pausa in quel di Londra, lì che mi sono dottorata, lì che ho iniziato il mio lavoro come ricercatrice, lì che ho conosciuto mio marito. È lì che ho iniziato la mia avventura folle con il cucito.
Da bambina trascorrevo molto tempo con mia nonna Paola. Lei viveva in un’appartamento in collina dove curava il suo orticello, guardava le sue soap opera preferite, si assicurava che la mia pancia fosse sempre piena - tra una fetta di pane casareccio bagnato nel pomodoro con olio, sale e origano e un piatto di crema al cioccolato - e trascorreva le ore a cucire e ricamare. Spesso cuciva qualcosa per le mie Barbie e io ricordo che osservavo le sue mani in movimento, impaziente di vedere l’opera finita. Non mi ha mai insegnato “il mestiere”, non ne sarebbe stata capace, lei che lo aveva imparato, a sua volta, semplicemente facendo.
Come ho imparato a cucire
Facciamo adesso un flash forward di qualche decennio e torniamo a Genova. Corre l’anno 2014, mi sono dottorata in primavera e vivo in un appartamento di 40 metri quadri insieme a mio marito, che ho sposato alla fine dell’estate. Per il mio compleanno mi regala qualcosa che - nessuno di noi due può saperlo ma - mi stravolgerà per sempre la vita.
I miei primi strumenti di cucito arrivano a fine anno insieme a una piccola collezione di libri di cartamodelli inglesi e americani. Muovo i miei primi passi, molto incerti, rispolverando la macchina da cucire che prende polvere in garage da un anno e che la mamma mi ha regalato perché così gli orli ai pantaloni puoi farteli da sola. Del resto, per quei primi 30 anni di vita, tutto ciò che sapevo fare di cucito era quello: orlare i pantaloni. Necessità dettata dal mio metro e cinquantasette di altezza.
Inizio a cucire facendo dei piccoli progetti di cucito creativo come regali di Natale ma ben presto mi metto all’opera con l’abbigliamento seguendo passo-passo gli insegnamenti dei libri ricevuti. Cucio nel tempo libero che mi lascia il mio lavoro full-time, nel weekend, nei periodi di festa e la sera, prima di cena. Ben presto, l’unico tavolo presente nel nostro piccolo appartamento viene sequestrato da macchina da cucire e tessuti e io e mio marito consumiamo i nostri pasti sul tavolino da caffè, seduti sul divano. Come ho imparato a cucire? All’inizio così, da autodidatta, semplicemente creando.
Dopo pochi mesi, con qualche abito, blusa, gonna e la mia prima giacca di lana nell’armadio, decido che c’è bisogno di un salto di qualità. Voglio imparare a cucire, voglio formarmi sia nelle basi di sartoria che in quelle di modellistica. Sì, ma come? Con quale tempo e quali soldi?
Trovo un programma di corsi online americano dove viene insegnato un approccio a queste discipline moderno e con un forte stampo industriale, senza però perdere la cura della sartoria classica. Imparo a cucire e a disegnare i miei modelli da zero così, online, ai miei ritmi, dai migliori professionisti d’oltreoceano. Nel frattempo, creo un blog - The Yellow Peg - perché desidero che anche in Italia, dove c’è solo una piccolissima community di cucito moderno, le persone possano imparare come ho fatto io. Del resto, il cucito è alla portata di tutti.
Cosa è successo dopo che ho imparato a cucire
Man mano che andavo avanti nella mia formazione online, realizzavo sempre più che il cucito faceva davvero parte di me. Mi appassionava a tal punto da non pensare ad altro che a quei momenti preziosi in cui avrei potuto sedermi alla macchina da cucire. Il mio lavoro da ricercatrice iniziava a starmi stretto per via dell’ambiente accademico in cui doveva collocarsi, pieno di logiche lontane anni luce da ciò che ero e trovavo giusto. Così ho deciso: ho rifiutato un’estensione di contratto, abbiamo fatto i bagagli, ci siamo trasferiti a Verona - città di mio marito - e sono ripartita da zero. No, non da zero: dal ciò che mi faceva battere più forte il cuore, il cucito.
Qualche anno dopo, nel 2018, ho iniziato a insegnare a cucire con quelli che ho chiamato “corsi in kit”. Un nuovo formato di corsi di sartoria in cui spendevi alcune ore a imparare e portavi a casa un capo cucito da te. Un vero successo e la meraviglia negli occhi di chi sentiva di avercela fatta, con le sue mani!
Nel 2019, ho aperto il primo programma in Italia di corsi di cucito online. Allora aveva solo due corsi all’attivo: Impara a cucire e Cuci il tuo primo outfit, per avere le basi di cucito a macchina e sartoria. Da allora, anno dopo anno, questo programma è cresciuto sempre più fino a diventare ciò che è oggi: si chiama Cucito Leggero e ci ho messo dentro la chiave per imparare a cucire ai propri ritmi, in autonomia, anche se si ha poco tempo, poco spazio, tanta paura.
Se ci sono riuscita io, puoi farlo anche tu 🫶🏻
Simona