Altri strumenti utili per cucire

Altri strumenti utili per cucire

Quanti strumenti avete collezionato nel vostro arsenale del cucito finora? Avete tutto quello che vi serve per cominciare? È ormai da un po’ che parliamo di materiali e abbiamo trattato quasi tutto quello che può esservi utile per il cucito e per esplorare un po’ la modellistica. Il post di oggi sarà l’ultimo di questa serie e parlerà di quei piccoli strumenti dei quali possiamo benissimo fare a meno… finché non li usiamo per la prima volta!

Il primo strumento di cui voglio parlarvi sono i pesi per cartamodelli che servono per tenerli giù in posizione sulla stoffa. Se avete già letto l’altro mio post sugli strumenti da taglio e avete deciso di optare per le taglierine rotanti, allora qualche pesetto per i vostri cartamodelli vi tornerà utile. In questo caso non rovinerete il cartamodello bucandolo con gli spilli e il taglio sarà molto più rapido. Anche se è vero che qualsiasi oggetto che faccia peso (incluse le latte dei pelati!) possa andare bene, personalmente trovo che degli oggetti più piatti possibile siano la soluzione migliore. Quello che dovete cercare è qualcosa di abbastanza pesante da tenere giù il cartamodello ma anche abbastanza piatto da non intralciarvi quando dovete tagliare. Quello che uso io sono queste rondelle di metallo che trovate in ferramenta (oppure online ho trovato queste). Sono disponibili in diverse misure (le mie sono da 6 cm di diametro) e funzionano perfettamente! Potete anche personalizzarle in tanti modi differenti (ad esempio usando strisce di stoffa colorata oppure dello smalto per unghie) e potete anche unirne 2 o 3 per avere peso maggiore.

Rondelle di ferramenta usate come pesi per cartamodelli

Un altro strumento utile è il punteruolo da sarto. Si tratta di uno strumento utilizzato sia in modellistica che nel cucito per trasferire i segni dal cartamodello alla stoffa. Questo piccolo strumento è usato per marcare cose come il vertice di una pince (si fa un buco a 1.5 cm dal vertice verso l’interno della pince per avere un riferimento di dove finisce nel momento in cui si cuce, senza usare nessun altra marcatura sul tessuto) o le estremità di una zona da arricciare. Basta semplicemente bucare col punteruolo attraverso la carta e tutti gli strati di stoffa sottostanti e questo lascerà un piccolo buco nel punto da marcare sulla maggior parte delle stoffe tessute (e anche su qualche maglina). Non preoccupatevi di rovinare il tessuto: questo punteruolo è fatto apposta per spostare semplicemente le fibre senza rovinarle (io l’ho usato anche sullo shantung di seta). In ogni caso, per sicurezza, fate un piccolo test prima di utilizzarlo su un nuovo tessuto.

Punteruolo da sarto in legno e metallo

Il prossimo strumento serve a fare uno sbieco fai da te. Con questo piccolo oggetto sarete in grado di fare nastri in sbieco con la vostra stoffa preferita! Dovete semplicemente tagliare strisce in sbieco sul tessuto che vi piace della larghezza specificata nelle istruzioni incluse nel pacco. Poi lentamente tirate un’estremità del nastro facendola scorrere attraverso lo strumento mentre la stirate col ferro per tenere le pieghe in posizione. Et voilà: ecco il vostro nastro in sbieco personalizzato! Potete acquistare un kit di varie misure piuttosto conveniente qui, altrimenti i miei sono della Clover (uno da 18 mm e l’altro da 2.5 cm).

Un altro strumento che potrebbe esservi utile è il forma angoli, che in inglese si chiama point turner. Lo vendono sia in plastica che in bamboo (come quello che vedete giù in foto) e viene usato per rendere perfette le vostre cuciture ad angolo, come spiegato in questo post del blog di Colette. Il post è in inglese, ma è pieno di figure per cui sarà facilissimo capire anche per chi ha qualche difficoltà con la lingua.

Nella foto in basso vedete anche (sulla destra) uno strumento di metallo simile ad un grande ago. Quello è un infila nastri, in inglese bodkin. Quello per cui viene utilizzato è, appunto, infilare elastici o nastri attraverso una cucitura (ad esempio per la coulisse in vita di un pantalone). Ovviamente potete benissimo usare una spilla da balia per questo scopo, ma questo strumento è un po’ più comodo perché, essendo più sottile e lungo, scorre bene dentro cuciture di qualsiasi dimensione. Ci sono bodkin di diverso tipo ma il principio di funzionamento è esattamente uguale. Per capire come si usa potete dare un’occhiata a questo video (in inglese) e potete acquistarlo qui.

Forma angoli in bamboo e infila-elastico

Se avete mai cucito conoscerete sicuramente questo strumento: è lo scucirino. A dire il vero non saprei dire se amo o odio di più questo piccolo aggeggio infernale che compare sempre quando qualcosa è andato storto. D’altra parte senza lo scucirino, sbarazzarsi di una cucitura sbagliata è parecchio più doloroso (per cui potete comprarlo qui)!

Di solito è incluso nel kit di base delle macchine da cucire perché viene usato per tagliare le asole, ma devo dire che per questo scopo preferisco molto più uno strumento più specifico: il tagliaasole. Quello che ho è della Clover e funziona davvero bene, lo trovate qui. Prima di sapere dell’esistenza del tagliaasole, usavo lo scucirino tenendo uno spillo su un angolo dell’asola per evitare di tagliare troppo in là. I risultati spesso non erano dei migliori e c’era spesso il rischio di sbagliare. Il tagliaasole funziona come un coltello affilato: lo spingi giù nel mezzo dell’asola ancora chiusa e crea un taglio netto e pulito. La misura è abbastanza piccola ma basterà usarlo più volte spostandolo lungo l’asola per tagliare asole più grandi.

Taglia asole Clover da 12 mm

E per concludere in bellezza: ecco i bottoni foderabili. Io li adoro: potete creare qualsiasi bottone vi piaccia! Trovate sia quelli di plastica che quelli di metallo (li vedete entrambi nella foto in basso) e sono disponibili in tutte le misure standard. Io ho provato entrambi e posso dirvi che quelli di metallo prodotti dalla Prym (o Dritz negli USA) sono i migliori. In generale, questi bottoni foderabili non richiedono alcuno strumento specifico, quindi potete crearli comodamente a casa vostra. Sono costituiti da due parti: quella superiore da rivestire con la stoffa ed il gancio inferiore. Nella confezione è solitamente incluso uno stampo a forma di cerchio da ritagliare e da usare come template per tagliare la stoffa.

Con quelli di plastica è necessario arricciare a mano i bordi del cerchio per rivestire la parte superiore del bottone. Poi quella inferiore viene fissata semplicemente spingendola dentro con l’aiuto di una spagnoletta. Quelli di metallo vengono venduti invece con un kit. In questo caso, è molto più facile creare il bottone ed il risultato è molto più accurato. Non è necessario arricciare il ritaglio di stoffa, bisogna semplicemente centrarlo nello stampo di plastica trasparente e poi premerci sopra la parte superiore del bottone ed incastrarci quello che rimane della stoffa all’interno. Infine, basta premerci dentro il gancio inferiore utilizzando il tappino di plastica colorata (quello blu che vedete in foto) per fissarlo. Per vedere delle istruzioni passo-passo, potete leggere questo tutorial della Dritz. È in inglese, ma basta solo guardare le immagini e dovrebbe essere chiaro. Potete comprare il kit solo una volta e poi ricomprare solo i bottoni, risparmiando un po’. Prym vende anche uno strumento di “pressa” universale per le varie dimensioni di bottoni. Se vi servono solo in versione grande (circa 3 cm di diametro) Tiger vende questi bottoni in un kit da 6 al costo di solo 1€. Altrimenti trovate tutte le misure di quelli della Dritz qui, oppure qui quelli della Prym.

Bottoni da ricoprire in tessuto

Beh, questa serie di post sui materiali è davvero giunta alla fine. Adesso sono molto curiosa di sentire i vostri commenti! Vi è piaciuto questo post e gli altri della serie? Li avete trovati utili? Qual è il vostro strumento per cucire preferito al quale non rinuncereste per niente al mondo? (la mia risposta è… tutti… schhhhh!).

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Ciao ciao!

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