5 consigli per cucire il pizzo
Siamo nel pieno della stagione dei matrimoni, il che mi riporta indietro a 2 anni fa quando, esattamente in questo periodo, con la mia amica Grazia di rocchettiepois stavamo dando gli ultimi ritocchi al suo abito da sposa fai da te. Se chiudo gli occhi e mi perdo nei ricordi di quell’inizio 2021 non posso che provare un pizzico di nostalgia ripensando a quei weekend di full-immersion nel cucito. Com’è stato emozionante farle da mentore nel suo viaggio con destinazione abito bianco dei sogni! Occasione, peraltro, di avventurarmi in territori del cucito sartoriale prima di allora inesplorati e cimentarmi in nuove tecniche e nuovi materiali. Eh sì, il vero protagonista dell’abito da sposa di Grazia era un delicatissimo corpetto in pizzo, unico nella sua semplicità. Realizzarlo, lo ammetto, non è stato semplicissimo ma ho imparato tanti trucchetti che oggi condivido con te nei miei 5 consigli per cucire il pizzo.
5 consigli per cucire il pizzo (senza errori e frustrazioni)
Il pizzo è un materiale prezioso che può rendere davvero speciale un outfit, non solo quello da indossare nel giorno più importante della tua vita! Cucirlo può sembrare davvero una missione impossibile ma con i dovuti accorgimenti puoi farlo senza errori né frustrazioni. Vediamo allora insieme i miei 5 consigli per cucire il pizzo con la promessa che, se messi in pratica, questo tessuto non ti farà più paura!
1- Lascia che ti parli: è lui il protagonista della storia
C’è un’enorme varietà di pizzi in commercio e ognuno racconta una storia a sé. Le tecniche di manifattura del pizzo sono infatti molto diverse tra loro e così anche il risultato dell’opera. Se trovi un pizzo di cui ti innamori, compralo senza indugi ma tieni a mente che sarà lui a guidarti nella realizzazione del progetto. Un po’ come se cartamodello e pizzo fossero due ballerini che danzano: senza intesa, la performance non funziona.
Sì, ok Simona, ma quindi io che devo fare?
Starai pensando. Valuta attentamente l’abbinamento cartamodello-tipologia di pizzo e affidati a negozianti esperti che possano dirti se la coppia è destinata o no ad avere successo.
2- Pianifica, pianifica e…pianifica ancora un po’
Se mi conosci almeno un po’ sai che sono una fervida sostenitrice del pianificare ogni progetto prima di metterti a lavoro. Se cuci il pizzo pianificare sarà il tuo irrinunciabile mantra. Non c’è cosa peggiore che tagliarlo per rendersi conto che quel meraviglioso motivo lavorato, puff! è sparito per colpa delle cuciture. Se le righe che non combaciano possono, talvolta, perdonare, il pizzo non perdona mai un torto simile! Dunque, armati di tanta (tanta) pazienza e pianifica il tuo piazzamento sul tessuto prima di tagliare. Valuta attentamente qual è il motivo principale che vuoi in evidenza rispetto al centro dietro o al centro davanti e valuta come posizionare il cartamodello affinché le cuciture dei lati permettano di far combaciare il tutto in maniera armonica.
Se devi tenere uno solo di questi miei 5 consigli per cucire il pizzo, beh, è proprio questo! E se gli allineamenti delle fantasie sui capi ti fanno entrare nel panico, dai un’occhiata al mio corso online “Impara a cucire il jersey”: ho dedicato una lezione proprio alla mia tecnica preferita (e zero stress) per far combaciare le linee nei progetti di cucito, perfettamente applicabile anche al pizzo.
3- Taglia su strato singolo di tessuto
Siamo al n.3 dei miei 5 consigli per cucire il pizzo e, sì, finalmente è il momento di passare all’azione. Taglia il pizzo sempre su strato singolo di tessuto perché altrimenti far combaciare i motivi e le simmetrie sarà praticamente impossibile. Tip utilissima: traccia i tuoi cartamodelli in modo che siano completi con parte destra e sinistra, piuttosto che le sole metà da posizionare sulla piega, sarà tutto molto più facile. Il mio modo preferito per tagliare è usando la taglierina rotativa, insieme a pesi e base taglio. Se cerchi consigli su come scegliere questi strumenti, li trovi qui e qui.
4- Scegli le finiture giuste (spoiler: l’organza è tua amica)
Le finiture sono un altro passaggio chiave per la confezione di un capo in pizzo di successo. Non puoi trattare il pizzo come un tessuto qualsiasi, specialmente se è molto forato e se il capo è sfoderato. Cucire il pizzo con un semplice punto dritto e sperare che la cucitura tenga quando è, letteralmente, “appesa a un filo” sarebbe vera follia. E pensa a come si vedrebbe dall’esterno una cucitura rifinita con la tagliacuci. Dunque questa è, senza dubbio, la chicca migliore di questi miei 5 consigli per cucire il pizzo da vera professionista: usa l’organza.
Scegli un tessuto in organza di colore coordinato il più possibile a quello del pizzo (noi avevamo usato un avorio) e trasformarlo in nastro in sbieco. Con questa fantastica tecnica dello sbieco continuo ti basta un rettangolo di appena 50x50 cm di organza per ottenere più di 5 metri di sbieco. Qui trovi anche il video tutorial YouTube tratto dal mio corso Belli dentro - Guida alle finiture sartoriali.
Usa lo sbieco come supporto per ogni cucitura strutturale: posiziona il nastro sotto i due strati di pizzo, allineandolo al margine di cucitura del progetto. Dopo la cucitura, rifinisci i margini con la tecnica dello sbieco doppio oppure con la finitura Hong Kong (anche questa la trovi spiegata in dettaglio nel corso Belli dentro) usando lo stesso sbieco per racchiudere i bordi del tessuto.
E per le asole sul pizzo? Niente scorciatoie anche qui: le asole volanti sono la soluzione più fine ed elegante per valorizzare il tuo capo. E se non sai come farle, il mio corso Chiudila qui! Asole e bottoni ti verrà in soccorso con un’intera lezione passo-passo.
5- Niente orli, grazie!
Per concludere con i miei 5 consigli per cucire il pizzo: niente orli a meno che non sia veramente necessario. I tessuti in pizzo hanno di solito una cimosa lavorata, bellissima da lasciare così com’è. Quando pianifichi il piazzamento del cartamodello sulla stoffa cerca sempre di trovare il modo di sfruttarla per rendere il tuo capo davvero wow. Non lasciarti ingannare dalla regola di posizionare tutto sul drittofilo parallelo alla cimosa: il pizzo è un’eccezione. Assicurati però di essere sul drittofilo che scorre perpendicolare alla cimosa stessa (sulla trama) in modo che il tuo capo cada correttamente.
Hai mai provato a cucire il pizzo? Quali sono state le tue maggiori difficoltà e che soluzioni hai trovato?
Raccontamelo nei commenti.
Alla prossima,
Simona