Slow fashion: 6 modi per creare un guardaroba sostenibile

Slow fashion: 6 modi per creare un guardaroba sostenibile

Nel mio ultimo post ti ho parlato di Fast Fashion e del suo impatto sul nostro pianeta, sulle nostre vite. Eh si, perché i suoi effetti ci riguardano da vicino, riguardano me, te, tutti. Di fronte alla realtà dei numeri, a testimonianze forti ed inequivocabili come quelle che abbiamo visto insieme, non si può restare indifferenti. Dico bene?

Ecco perché nasce la Slow Fashion, frutto della consapevolezza che la moda ha un costo reale, nascosto, che non è quello sul cartellino (a proposito, hai già visto il documentario The True Cost?).

Ma cosa vuol dire Slow Fashion?

Slow Fashion è una dimensione della moda che mette insieme tre aspetti fondamentali: la qualità, l’etica e la sostenibilità.

“Qualità, non quantità” è il motto della Slow Fashion per fare shopping in maniera più consapevole, con l’attenzione alla qualità della materia prima e della manifattura. Il risultato? Capi che hanno una vita lunga e prospera nel tuo guardaroba, che non finiscono dimenticati in fondo all’armadio o cestinati dopo una stagione. Capi che sono fatti di tessuti biodegradabili con un basso impatto ambientale e che ti facciano stare bene quando li indossi.

Una moda etica non perde mai di vista i valori umani. Mette al primo posto la sicurezza, la dignità ed i diritti dei lavoratori e dice no allo sfruttamento dei bambini nelle industrie. Una moda etica non mette a repentaglio vite umane spinta da una pura logica di denaro.

Una moda sostenibile ha processi produttivi e materie prime che non danneggiano l’ambiente e sono rispettosi del nostro pianeta.

Manifesto della fashion revolution

La fashion revolution: un movimento globale

Il 24 Aprile del 2013 un edificio commerciale di 8 piani che ospitava delle manifatture tessili crollò a Dacca, in Bangladesh, uccidendo più di 1000 persone e ferendone più di 2500. L’edificio non era stato concepito per una destinazione ad uso industriale e furono proprio le vibrazioni dei grandi macchinari industriali, che lavoravano a pieno ritmo per brand come Primark, Benetton o Mango, a causare il crollo.

Nasce così la Fashion Revolution, un movimento mondiale che mira ad una maggiore trasparenza delle politiche e dei processi produttivi delle aziende della fashion industry per promuovere una moda più etica e sostenibile. Sul sito ufficiale è possibile leggere e firmare il Manifesto per aggiungersi al coro di voci che reclama una risposta vera e concreta.

Ogni anno ad Aprile, in concomitanza con l’anniversario della tragedia al Rana Plaza, Fashion Revolution coordina la Fashion Revolution Week, una settimana all’insegna della moda sostenibile in cui, come consumatori, siamo chiamati a chiedere #whomademyclothes (chi ha fatto i miei vestiti?) perché brand e produttori rispondano #imadeyourclothes e promuovano una maggiore trasparenza nella loro catena di fornitura.

Questo vuol dire che tu, io, possiamo essere parte attiva di questa rivoluzione e contribuire, ognuno nel suo piccolo, a diffondere la filosofia di una moda buona e giusta.

6 modi per creare un guardaroba sostenibile

Ok, ci siamo convinte che la Fast Fashion non è una buona soluzione e che dovremmo pian piano convertirci a una dimensione più sostenibile della moda. Ma come facciamo, in pratica, a vestire sostenibile?

Ecco alcuni suggerimenti:

1 - Scegli qualità su quantità  - creare un guardaroba sostenibile

1 - Scegli qualità su quantità

Compra meno ma investi in abiti fatti con cura e con tessuti di qualità, preferibilmente eco-friendly.

2 - Scegli brand sostenibili  - creare un guardaroba sostenibile

2 - Scegli brand sostenibili

Prediligi brand il cui processo produttivo sia chiaro e trasparente e non abbia un impatto negativo sull’ambiente o sulla società.

3 - Tieniti informata - creare un guardaroba sostenibile

3 - Tieniti informata

Tieniti informata sul mondo della moda Fast e Slow: l’informazione è il tuo punto di forza e ti permette di fare scelte più consapevoli.

4 - Diffondi la cultura slow - creare un guardaroba sostenibile

4 - Diffondi la cultura slow

Diffondi la cultura del vestire sostenibile, partecipando a campagne nazionali o internazionali come la Fashion Revolution Week.

5 - Dai una seconda possibilità

Impara a riconvertire ciò che hai nell’armadio in qualcosa di nuovo…si chiama upcycling ed è divertente! (Segui la mia bacheca Pinterest per trovare ispirazione)

6 - Compra handmade o cuci tu!

Acquista abbigliamento fatto a mano o cuci i tuoi vestiti: avrai sempre capi unici con una storia speciale da raccontare.

The Yellow Peg abbraccia la slow fashion!

Ho davvero capito cosa volesse dire Slow Fashion quando ho cominciato a farla.

Perché c’è stato un tempo in cui anch’io compravo a cuor leggero nelle grandi catene vestiti usa e getta di cui, dopo un po’, mi stufavo.

Ed una cosa è certa: nella moda, più che in ogni altra cosa, compri quello che paghi.

È per questo che con The Yellow Peg ho voluto creare un’alternativa alla Fast Fashion.

Conosci l’espressione inglese Shopping off the peg? Vuol dire fare shopping dalle grandi catene dove tutto è fatto in serie e con poca cura. The Yellow Peg si contrappone proprio a questa filosofia promuovendo ed offrendo una moda Slow, di qualità, fatta con cura e passione e con tessuti derivati da materie prime 100% naturali.

I made your clothes - The Yellow Peg

La moda slow di The Yellow Peg

Abbracciare la Slow Fashion per me significa tener fede a un impegno tra me e te: l’impegno di offrirti ogni giorno creazioni uniche, fatte interamente a mano e che ti rappresentino davvero.

Te ne parlo più in dettaglio qui. Vuoi scoprire di più sulle mie creazioni? Dai una sbirciatina allo shop!

Grazie come sempre per aver letto fin qui, ti lascio con l’augurio di trovare il tuo personale modo di abbracciare la sostenibilità, perché vivere slow è bello!

A presto,
Simona

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