Com’è fatto un cartamodello di abbigliamento
Ciao a tutte!
È ormai trascorso un po’ di tempo dal mio ultimo post e, di ritorno dalle vacanze natalizie e dal successo dell’esser sopravvissuta alla consueta maratona di cibo, eccomi pronta a partire con il primo post di questo nuovo anno. Oggi parleremo di cartamodelli: come leggerli e come usarli. In questa prima parte, vi guiderò attraverso diversi esempi di cartamodelli, sia prodotti da famose case di moda come Vogue che da designer indipendenti come Colette, sia nel loro classico formato che allegati a libri di cucito. Userò come esempio alcuni cartamodelli in lingua inglese così, non solo sarete in grado di leggere i cartamodelli in generale, ma avrete anche molte più opzioni per l’acquisto una volta che saprete come leggere quelli stranieri (credetemi, abbandonerete le solite riviste di moda che trovate in edicola e vi si aprirà un nuovo mondo ricco di opportunità per il vostro guardaroba handmade!).
In questo post vedremo cosa c’è all’interno di un cartamodello e come sono organizzate sia la descrizione generale che le istruzioni passo-passo. Nella seconda parte, vedremo poi come districarci nell’interpretazione dei simboli che troviamo sul cartamodello vero e proprio. Infine, parleremo anche di alcune opzioni d’acquisto, di cartamodelli in pdf e della qualità dei cartamodelli in generale. Pronte? Cominciamo!
La struttura di un cartamodello
1 - Descrizione e informazioni generali
La descrizione di un cartamodello contiene informazioni generali, come ad esempio il nome ed il codice del modello, il nome del designer e/o della casa di moda, la tabella delle misure e qualsiasi cosa sia utile per utilizzarlo nel modo appropriato. Vediamo alcuni esempi. In foto vedete i pantaloni da donna Vogue V2948 ed l’abito anni ’50 Vogue Vintage V2960. Sull’esterno della busta possiamo vedere disegni e/o fotografie dell’indumento finito insieme all’identificativo del cartamodello e all’intervallo di taglie incluse (in fondo vicino al codice a barre).
Il retro della busta contiene le informazioni generali sul cartamodello, che di solito includono:
una breve descrizione dello stile dell’indumento: “MISSES’ DRESS: Close-fitting, low neckline bodice, cap sleeves, gathered in front of upper bodice…”, ovvero “ABITO DA DONNA: attillato, corpetto con scollo ampio, maniche ad aletta, arricciato nella parte superiore del corpetto…”
la lista dell’occorrente per la realizzazione del modello (come ad esempio cerniere, bottoni, etc.): “NOTIONS: 9 5/8″ buttons, 1 yd of 5/8″ gros-grain ribbon, …”, ovvero “OCCORRENTE: 9 bottoni da 1.5 cm, una iarda (91 cm) di nastro gros-grain da 1.5 cm, …”
suggerimenti sulla stoffa più adatta per il modello: “FABRICS: polished cotton, gingham, shantung and linen”, ovvero “TESSUTI: rasatello di cotone, gingham, shantung e lino”.
Inoltre è sempre presente una tabella delle misure (la tabella SIZES in alto) con le misure corrispondenti per le varie taglie incluse nel cartamodello (in questo caso sono misure americane che vanno dalla 4 alla 18, trovate su google dei convertitori di taglie come questo). Le misure possono includere, ad esempio, petto/bust , fianchi/hips, vita/waist e così via. La tabella in basso invece fornisce informazioni sulla quantità di stoffa necessaria per ciascuna delle taglie (sia per il vestito/dress che per il rinforzo adesivo/fusible interfacing). Anche in questo caso il sistema di misura utilizzato è quello imperiale, ma potete facilmente ottenere l’equivalente in centimetri o metri usando google come convertitore.
Per finire, un disegno dell’indumento è solitamente incluso per fornirci un’idea più precisa di quali sono le scelte di stile del designer. Per saperne di più su come interpretare queste illustrazioni e su come utilizzare i suggerimenti sulla stoffa per trovare sempre il tessuto migliore per il cartamodello che usate, date un’occhiata al mio post precedente.
Adesso diamo un’occhiata al contenuto della busta. La maggior parte dei cartamodelli contengono all’interno una descrizione più dettagliata insieme alle istruzioni e, ovviamente, al cartamodello vero e proprio.
Nell’esempio potete vedere che le informazioni sul cartamodello sono strutturate in diverse sezioni. Sulla sinistra c’è l’elenco delle diverse parti che compongono in modello (pattern inventory), con una descrizione ed un numero associati a ciascuna (ad esempio, front bodice: corpetto davanti, o collar: colletto). La tabella delle misure (body measurements) è riportata anche all’interno, così è possibile verificare la taglia più vicina alle misure del nostro corpo. In alcuni casi (e penso siano molto utili) ci sono anche le misure dell’indumento finito (finished garment measurements), ovvero le misure del capo che includono la vestibilità (ease). Questi cartamodelli Vogue includono questa informazione direttamente sui fogli del cartamodello (lo vedremo in dettaglio nella seconda parte quando parleremo di simboli). La sezione centrale della pagina è dedicata agli schemi di taglio (fabric cutting layouts). Qui trovate tutte le istruzioni su come posizionare le parti del cartamodello sulla stoffa per sfruttarla al meglio (o quasi…). Potete osservare come siano inclusi schemi diversi: ciò è dovuto al fatto che sono differenziati per la stoffa principale (sezione DRESS), per il rinforzo termoadesivo (sezione FUSIBLE INTERFACING), per taglia, visto che in base alla dimensione dei pezzi possono essere posizionati in maniera diversa, e per altezza della stoffa (ad esempio al centro in basso vedete il caso di stoffe alte 115 cm).
L’ultima sezione a destra è dedicata alle informazioni sulla confezione dell’indumento (sewing information), ad esempio il margine di cucitura (seam allowance) ed informazioni aggiuntive come un glossario dei termini per comprendere meglio le istruzioni del cartamodello.
Nonostante le informazioni relative ai cartamodelli tendano ad essere piuttosto simili, alcuni possono variare in base ai dettagli inclusi, che dipendono dalla scelta del designer o della casa di moda. Vediamo qualche altro esempio nel caso di cartamodelli provenienti da libri o guide sul cucito. Il primo viene dal libro “The Colette sewing handbook: inspired styles and classic techniques for the new seamstress” di Sarai Mitnick, fondatrice di Colette Patterns. Il secondo viene dal libro di Tilly and the buttons, “Love at first stitch“.
Questi fantastici libri contengono sia guide a diverse tecniche di cucito che cartamodelli. Diamo un’occhiata a come sono strutturate le pagine che contengono le informazioni su questi ultimi. Questa è la descrizione per il vestito Liquorice dal libro di Colette:
Anche in questo caso abbiamo una descrizione generale del cartamodello, che però stavolta è molto più dettagliata e spiega lo stile del modello includendo anche consigli sulle tecniche imparate nel libro e sulla scelta della stoffa. Gli strumenti (Tools) e l’occorrente (Supplies) sono elencati nelle sezioni in basso insieme ad una lista delle tecniche di cucito da conoscere per affrontare il progetto (Skills checkout). La pagina successiva contiene sia la tabella delle taglie (size chart) che le misure dell’indumento finito, insieme all’elenco delle parti del cartamodello e ai suggerimenti sui tessuti da utilizzare.
La pagina di descrizione della blusa Mimi di Tilly ha una struttura piuttosto simile, con qualche differenza:
La parte introduttiva che spiega lo stile del cartamodello è su una pagina separata (non mostrata in foto) mentre le pagine successive contengono tutte le informazioni per affrontare il progetto. Anche qui c’è una lista dell’occorrente (Supplies e Tools), estesa con alcuni elementi opzionali, necessari solo nel caso si opti per una delle varianti del cartamodello incluse nel libro. Ci sono poi una lista delle tecniche di cucito descritte nel libro (techniques) con il relativo numero della pagina a cui trovarle, alcuni suggerimenti sulla stoffa e le istruzioni di taglio (nella sezione Pattern details). Sull’altra pagina ci sono le informazioni sulle taglie e le misure e sugli schemi di taglio.
E adesso non ci resta che passare alle istruzioni del cartamodello!
2 - Istruzioni del cartamodello
Le istruzioni sono una delle parti più importanti di un cartamodello. A volte, anche se sappiamo cucire, possiamo non conoscere le regole per la confezione di un indumento, specialmente se siamo alle prime armi. Un buon cartamodello dovrebbe consentirci di affrontare qualsiasi progetto, a prescindere da quanto sia lunga la nostra esperienza nel mondo del cucito! Dunque… cosa rende buono un cartamodello?
Prima di tutto, ogni passaggio della confezione dovrebbe essere spiegato in maniera appropriata. Anche se siamo cucitrici esperte, quando decidiamo di affidarci alle istruzioni, vogliamo farlo completamente e senza alcuna riserva. Ciò vuol dire che, in linea di principio, anche i passaggi che potrebbero sembrare ovvi dovrebbero almeno essere menzionati per evitare errori. Secondo, tutti i passaggi più rilevanti dovrebbero essere illustrati con disegni o immagini, dovrebbero essere chiari, facilmente interpretabili e non ambigui. Non c’è nulla di peggio che passare ore cercando di capire se una parte del disegno si riferisce al dritto o al rovescio della stoffa o dove si trova esattamente la fine di una cucitura.
Adesso vediamo alcuni esempi. Queste che vedete sono le istruzioni per il cartamodello Vogue V2960 e per il vestito Liquorice di Colette.
In entrambi i casi i disegni sono utilizzati per spiegare le istruzioni passo-passo. Personalmente, trovo utile avere un titolo descrittivo per ogni passaggio, perché mi da un’idea di dove sono arrivata e cosa sto facendo. Ho anche trovato le istruzioni del modello V2960 di Vogue non sempre immediate da capire, forse anche perché utilizzano immagini in bianco e nero con motivi differenti (ma spesso troppo simili tra loro) per indicare cose diverse (come ad esempio dritto e rovescio, rinforzo, ecc.).
Lo stile di Tilly per le istruzioni dei cartamodelli inclusi nel libro Love at first stitch sono un po’ diverse visto che utilizza foto al posto dei disegni per le illustrazioni passo-passo:
Tutti i passaggi hanno un titolo e sono numerati e le spiegazioni sono piuttosto chiare e sempre associate ad una fotografia. Ogni tecnica usata è spiegata nel libro e tecniche particolari hanno sezioni dedicate (come l’esempio sulla destra, “Making a collar“, su come confezionare un colletto). Quindi, nel complesso, devo dire che mi piace molto il suo approccio e l’ho trovato facile da seguire anche quando avevo appena cominciato a cucire (ho iniziato il progetto della blusa Mimi solo pochi mesi dopo aver cominciato a cucire e ce l’ho fatta!).
Per concludere
E anche per oggi è tutto con il nostro post su come leggere e usare i cartamodelli. Se avete commenti o domande scrivete pure in fondo alla pagina. C’è qualche cartamodello o designer che vi piace particolarmente? Perché? Avete mai acquistato un cartamodello in lingua inglese? E un libro con cartamodelli inclusi? Come vi siete trovate?
Nella seconda parte di questo post daremo finalmente un’occhiata ai fogli del cartamodello e vedremo come leggerlo ed usarlo al meglio. Tenetevi sintonizzate ed iscrivetevi alla newsletter per non perdervi una news!
Ciao ciao!